Frutta
Verdura
Tornata da scuola, nel periodo primaverile, mi
rilassavo sul balcone aspettando che si cuocesse la pasta e mia madre, da
dentro casa, strillava:
“Imma, nesci da chiju barcuni, ca u suli da
primavera ti sturdi ”
cioè “Imma, spostati dal balcone (“rientra in
casa”), perché il sole della primavera ti stordisce”,
Cosa volesse dire mia madre con quella frase per
me allora era oscuro, ma ora che sono cresciuta, grazie al sapere e
all'esperienza, posso capirne il significato e provare a spiegarlo anche a voi.
Per il calendario meteorologico la primavera inizia il primo marzo e
termina il 31 maggio mentre, il primo giorno di primavera, per il
calendario astronomico inizia il 20 o il 21 Marzo.
Da cosa dipende l’inesattezza della data 20 o 21 Marzo?
… Giulio Cesare già nel 46 a.C. aveva tentato di instituire il
calendario.
In seguito fu papa
Gregorio XIII, da cui
il nome calendario
gregoriano, a
correggerlo e risistemarlo così come è oggi.
Il calendario gregoriano non
rappresenta esattamente l'anno siderale, cioè il periodo in cui la Terra orbita intorno al Sole, che è pari a 365 giorni, 6
ore, 9 minuti e 10 secondi, ma ne rappresenta un periodo minore che viene
recuperato dall’anno bisestile.
… il 20 marzo i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente l’equatore,
linea immaginaria che divide la terra in due esatte metà, il sole è allo zenit,
cioè il punto più alto della volta celeste, illuminando tutto il globo allo
stesso modo e facendo sì che il giorno e la notte abbiano la stessa durata. La
data 20 Marzo è rispettata fino al 2020 dopodiché l’inizio della primavera
avverrà il 21 Marzo.
… quando i raggi del sole colpiscono la terra con un angolo vicino ai 90
gradi, l'area da essi illuminata è minore ma l'intensità luminosa è maggiore, pertanto
i raggi sono più efficaci e il sole si dice “rimbambisca”.
Nel caso dell’inverno invece i raggi incidono la terra con un angolo di circa
23 gradi, coprendo una superficie maggiore ma perdendo di intensità luminosa.
… dal 20 marzo, data rappresentante l’equinozio di primavera, le giornate si allungano visibilmente e mentre
per alcuni questo rappresenta un periodo di transizione, affrontato con ansia e
stanchezza, per altri ne rappresenta la rinascita.
Così è per la natura: la terra dopo aver raccolto i nutrienti durante il
faticoso inverno può indirizzarli ai semi che aprendosi daranno vita alle
piantine mentre gli alberi rifioriscono disegnando paesaggi mozzafiato.
Di seguito …
Frutta
e Verdura di primavera.
Rigorosamente in ordine
alfabetico
Frutta
Ananas: originario dell’America tropicale è invece oggi coltivato
in tutte le regioni del mondo a temperatura calda e umidità elevata. Il frutto
non è un vero e proprio frutto ma rappresenta l’unione di tanti piccoli frutti
detti occhi. Ha forma di pigna e consiste di tante piccole bacche dalla polpa
zuccherina. Consumateli freschi o sotto forma di conserve.
Contiene Vitamina A e Vitmina
C.
L’ ananas si trova
prevalentemente tra aprile e giugno.
Scegliete i frutti compatti,
pesanti con foglie verdi attaccate, colore arancio e linee nette che separano
gli occhi.
Potete refrigerare il frutto se molto maturo.
Arance: originari della Cina sono in Italia coltivati in Sicilia e
Calabria. Si distinguono in arance dolci e amare. Quelle dolci sono
rappresentate dalle bionde e dalle sanguigne. Le sanguigne si suddividono in: moro
tarocco e sanguinella. In commercio si trovano anche sotto forma di succhi e
polpa di frutta con o senza zucchero e rappresentano preparazioni con diverse
concentrazioni di succo di polpa di frutta.
Le arance sono ricche di
Vitamina A ma anche di Vitamina C e Sali minerali.
Trovate le arance da novembre
fino a primavera inoltrata.
Scegliete quelle piene,
compatte e senza ammaccature.
Tenetele a temperatura
ambiente se volete consumarle a breve mentre potete congelarle per periodi di
conservazione lunghi.
Avocado: pianta coltivata in America del Sud, in Indonesia, Sud
Africa e Australia. Il frutto è simile a una grossa pera con la polpa
giallognola e un grosso seme al centro.
L’ avocado è ricco di proteine,
grassi (10-30%), riboflavina, niacina e Vitamina A e Vitamina C.
Si trova tutto l’anno.
Sono venduti immaturi e
raggiungono la maturità se alla pressione risultano più molli.
Conservate a temperatura
ambiente per 3-5 giorni.
Banana: sono coltivati in tutti i paesi tropicali. I frutti sono
disposti in grappoli detti caschi che possono contenere fino a 250 frutti dal
peso di 30 Kg.
Le banane contengono potassio,
fosforo, fibra alimentare e zuccheri.
Si trovano tutto l’anno.
Preferite banane piene, sode e
non danneggiate. Se notate macchie scure allora il frutto sarà completamente
maturo. Compratele a grappoli con gambi intatti, si mantengono più a lungo.
Conservate le banane verdi a
temperatura ambiente e dopo qualche giorno risulteranno mature. Conservate
quelle dalla buccia gialla in frigo per pochi giorni. Con questo metodo di
conservazione noterete diventare la buccia colore bruno-scura ma il sapore
rimarrà alterato.
Ciliegie: originaria dell’Asia Minore è oggi coltivata anche in
America ed Europa. È una drupa con polpa carnosa, forma sferica, solco laterale
e nocciolo che rappresenta una mandorla amara.
Il 90% delle ciliegie deriva
dal prunus avium cioè la ciliegia
comune di colore rosso, polposa e compatta. Al genere prunus cerasus derivano le visciole, le amarene e le agriotte dal
sapore aspro. Trovate in commercio la ciliegia, ottima come frutta, sia fresca
che sotto spirito o a forma di sciroppo oppure come confettura.
Le ciliegie contengono
Vitamina A, potassio e a seguire Vitamina C, calcio e ferro.
Con le visciole si ricava il
famoso liquore maraschino.
La ciliegia normale si trova
da maggio ad agosto, quelle più acidule tra giugno e metà agosto.
Scegliete il frutto pieno, con
pelle liscia e lucida e gambi freschi. Non scegliete quelle piccole dure e
immature perché non raggiungeranno più la maturazione. Quelle troppo scure
invece potrebbero essere alterate.
Per conservarle eliminate i
frutti danneggiati e refrigerate quelle sane per un giorno o due. Lavate bene
prima di mangiarle.
Fragole: costituite da una massa polposa dal colore che vira dal
rosso al rosso bruno, su cui sono attaccati dei granelli scuri che
costituiscono i veri frutti. Con le fragole si preparano sciroppi, confettura,
gelati e torte. In alcuni soggetti possono arrecare reazioni allergiche simile
all’orticaria.
Le fragole sono ricche in Vitamina
C.
Potete trovare le fragole da
aprile a giugno. Le fragole di bosco maturano un po’ più tardi tra giugno e
luglio.
Scegliete quelle compatte
intatte e con il calice verde. Le fragoline di bosco invece sceglietele
piccole.
Limoni: frutto coltivato soprattutto nell’Italia Meridionale. I
limoni hanno forma ovoidale o tondeggiante con buccia spessa o rugosa a volte
sottile o meno liscia. La polpa del limone è acidula divisa in spicchi. Il
limone è principalmente usato per preparare salse, condimenti, bevande, gelati
e marmellate
Ricco in Vitamina C.
Il periodo di maggiore
produzione va da maggio ad agosto ma li trovate anche in primavera.
Scegliete i limoni pieni, pesanti,
con buccia liscia e sottile di un bel colore giallo.
Si conserva a temperatura
ambiente e potete congelarlo per diverse settimane.
Mango: appartiene alle drupe. Caratteristico per la sua polpa
fibrosa e aroma che ricorda la trementina. Di forma rotonda, ovale o a pera con
buccia di colore giallognolo con zone rosse e verdi che ingrandiscono con la
maturazione. Può pesare dai 200 ai 700 g.
Contiene prevalentemente
Vitamina A e anche Vitamina C, potassio, calcio e magnesio.
Coltivato e importato dall’India
e presente tutto l’anno.
Mele: pianta coltivata nell’Italia Settentrionale e in tutta
Europa. Le mele sono grosse bacche dalla buccia sottile, resistente e lucida di
diversi colori e venatura che dipendono dalla specie. A piena maturazione la
polpa è turgida, carnosa e bianca, di sapore leggermente acidulo o zuccherino.
Le mele si possono usare crude, cotte, sotto forma di confetture oppure di succhi
di frutta. Le varietà spaziano dalla renette alla granny Smith alle annurche e
limoncelle.
La mela è ricca di fibra
alimentare.
Le mele si trovano tutto
l’anno tranne che in estate.
Comprate frutti maturi,
compatti, con il picciolo attaccato. Evitate quelle ammaccate o lesionate.
Conservate a temperatura
ambiente.
Nespole: frutto originario del Giappone e della Cina Orientale ora
è coltivato nell’Europa Mediterranea. Di forma globulare allungata o
schiacciata ha buccia leggermente pelosa di colore giallo-arancio. Contiene
semi di colore rosso bruno e polpa dolce e succosa. Ottime per confetture e
canditi.
Contiene Vitamina A
Trovate le nespole da maggio a
luglio.
Pere: la pera è un frutto simile alla mela. Le forma rappresenta la
maggiore differenza. Le varietà sono tantissime e vanno dalla butirra, alla
coscia, alla spadona, alla Williams e alla pera imperatore. Le pere si trovano
in commercio fresche, o inscatolate oppure come succhi di frutta o confetture.
La pera è ricca di fibra
alimentare e di zuccheri.
Trovate il frutto tutto l’anno
escluso tranne l’estate.
Evitate frutti sodi, ammaccati
o ammuffiti.
Pesche: originario della Cina si è diffuso nell’età volgare
passando prima dall’Asia e successivamente Carlo Magno lo diffuse in Europa. Le
pesche sono drupe con solco da un lato, buccia vellutata o liscia con colori
variabili in base alle varietà. La polpa si presenta bianca, rosata o rossa. Le
varietà principali si distinguono in duracine nelle quali il nocciolo aderisce
fortemente alla polpa e quelle spaccarelle o partitoie il cui nocciolo si
stacca facilmente dalla polpa. Le pesche si possono consumare come frutta,
confetture, pesche sciroppate, gelatine e sciroppi.
Contiene Vitamina A.
Si trovano da maggio a
settembre.
Scegliete i frutti sodi del
colore caratteristico della varietà. Evitate quelli troppo maturi e con segni
di deterioramento.
Conservate a temperatura
ambiente finché diventano soffici da essere mangiati.
Verdura
Aglio: Alium Sativum è un
bulbo dall’odore pungente. Ampiamente diffuso in tutto il mondo era già
conosciuto al tempo di Erodoto. Si narra infatti che fu usato dagli operai per
innalzare la piramide di Gizah.
Il bulbo è composto da spicchi
che sono avvolti da una pellicola rosata o biancastra da asportare al momento
dell’uso.
Dopo la raccolta l’aglio viene
essiccato al sole, legato in reste e conservato in un luogo asciutto e ben
areato.
Una specie dell’aglio è l’alium ascalonicum o scalogno e alium porrsum o porro e per finire alium scorodoprasum o erba cipollina.
Gli
effetti benefici dell’aglio sono molteplici e alcuni di essi li trovate nel
blog, in mai lo sai che, post Influenza rimedi naturali.
Trovate l’aglio quasi tutto
l’anno.
Scegliete i bulbi pieni e sodi
e con pellicola bianca o rosso scura.
Conservate in un luogo
asciutto e ventilato.
Asparagi: asparagus
officinalis. È una pianta che cresce nei paesi dal clima temperato. In
Italia è coltivato prevalentemente negli orti e questo ortaggio era apprezzato
dai Romani tra i quali Giulio Cesare.
Gli ortaggi che vengono usati
in cucina sono coltivati a partire dai rizomi e non dai semi ciò da origine
alla pianta dai polloni carnosi e dalle squamette alle estremità.
Si hanno tantissime varietà e
in Italia le più conosciute sono quella verde o violetto o rosato oppure
l’asparago Alemagna.
Gli asparagi sono fonte di
vitamina A, vitamina C, calcio fosforo potassio, ferro e tiamina.
Trovate l’asparago già dalla
fine di febbraio ma la massima produzione si ha tra maggio e giugno.
Scegliete quelli dal colore
verde chiaro e con cime dritte e punte compatte. Le cime rotonde e piene sono
più morbide.
Conservate gli asparagi in
frigo in buste di plastica ma prima avvolgete le basi con un panno umido.
Bietola coste o bieta: ne esistono in commercio due varietà: la
bietola da taglio e la costa, la prima è più piccola. Tutte e due vengono usate
come contorno o cotte per completare altre preparazioni.
La bieta è fonte di vitamina A,
ferro e potassio.
La bieta si trova tutto
l’anno, prevalentemente da maggio a novembre.
Scegliete le coste piene,
tenere, spesse e bianche con foglie verdi e non rovinate in colore o forma.
Conservatela in un sacchetto
di plastica in frigo, nel cassetto delle verdure e per pochi giorni. Lavatela
bene prima dell’utilizzo!!
Carciofo: è un’infiorescenza di cui usiamo in cucina le foglie e la
base. I carciofi si possono mangiare sia crudi che cotti.
I carciofi rappresentano una
buona fonte di calcio, potassio, fosforo e fibra alimentare.
La produzione si ha da
novembre a giugno.
Scegliete i carciofi sodi con
le foglie ben chiuse, dure, lucide e di colore verde lucido.
Conservateli avvolti in un panno umido in frigo e dentro un sacchetto
di plastica.
Carote: è una pianta di cui utilizziamo le radici, carnose e dal
colore arancione.
Ricche di beta carotene
precursore della vitamina A.
Le carote si trovano tutto
l’anno.
Preferite quelle sode con la
pelle sottile, dritte e dal colore brillante.
Potete conservarle a lungo in
frigo in un sacchetto di plastica.
Cavolo verza: le varietà consistono nel cavolo cappuccio e cavolo
rosso. Ha forma di palla compatta con foglie esterne scure e chiare verso il
cuore.
Il cavolo verza contiene
vitamina C, calcio, fosforo, potassio e fibra alimentare.
Si trova da maggio a dicembre.
Scegliete quelli sodi.
Conservatelo in sacchetti di
plastica per qualche giorno.
Cetriolo: è una specie che cresce spontaneamente ai piedi dell’Himalaya.
I cetrioli si usano sia crudi
che cotti e la specie più piccola è chiamata cetriolini il cui utilizzo è principalmente
in aceto.
Si usa da aprile a settembre.
Scegliete quelli sodi, di
verde intenso e non troppo rugosi. I cetrioli sottili sono meno rugosi di
quelli grossi.
Conservateli nel cassetto
delle verdure per breve tempo.
Non si segnalano valori nutrizionali
di rilievo e il loro contenuto calorico è scarso.
Cipolla: in cucina si usano sia le cipolle che le cipolline. Le
cipolle bianche sono tipicamente primaverili.
Le cipolline sono impiegate
come sottoaceti.
Scegliete quelle sode, senza
germogli e germogli.
Conservatele in un luogo
asciutto e ben areato e usatela prima che germogli.
Crescione: è una pianta annuale che cresce in luoghi freschi umidi
e ombrosi, quindi lungo le sponde di ruscelli o stagni. Si utilizza nelle
insalate miste.
Il crescione è ricco di
vitamina A, vitamina C e Sali minerali.
Si trova in primavera ed
estate.
Scegliete quello con foglie
fresche tenere e di colore verde vivi.
Conservate in un cassetto di
plastica per 2-3 giorni massimo.
Erba cipollina: è una pianta le cui foglie sottili e tubulari danno
un aroma delicato di cipolla alle pietanze. È coltivata nel Nord Europa, Nord
America e Asia quindi resiste alle temperature invernali.
Si trova tra marzo e ottobre.
Scegliete quella con gambi
bianchi, dritti e foglie verdi.
Potete conservarla in frigo,
per pochi giorni, nel cassetto delle verdure.
Fagioli/Fagiolini:
originari del Messico sono stati importato in Europa dagli Spagnoli. Un tempo
erano consumati soprattutto come fagioli secchi oggi invece se ne consumano anche
le varietà fresche con il baccello.
Le varianti sono molteplici ma in Italia si distinguono maggiormente:
i fagioli “nani” che non hanno bisogno di sostegno e quelli “rampicanti” che
invece esigono di sostegni per crescere.
I fagioli da sgusciare si possono
consumare sia freschi che secchi. I fagioli secchi devono seccarsi sulla
pianta. Ricordate di ammollarli per alcune ore in acqua tiepida e salata.
I fagioli hanno un buon
contenuto di proteine e amido. Contengono Sali minerali importanti: Ca Fe e potassio.
I fagiolini si trovano da
marzo i fagioli secchi da agosto.
Scegliete quelli pieni e
giovani.
Conservateli quelli con il
baccello in frigo nel cassetto delle verdure e avvolti nella plastica e usateli
entro breve tempo.
Fave: la fava è un ortaggio conosciuto nel mediterraneo già dall’
età del bronzo ed aveva la fama di evocare i morti e causare brutti sogni.
Potete consumare la fava
fresca eliminando la pelle che è indigesta.
La fava è ricca in proteine e
Sali minerali quali: ferro, potassio e calcio.
La maturazione avviene tra
maggio e giugno.
Scegliete quelle piene con
baccelli lisci. Evitate quelle ingiallite e dure.
Conservate in un sacchetto di
carta e consumatela entro breve tempo.
Finocchi: ortaggio usato crudo in insalate o cotto.
I finocchi sono ricchi di
fibra alimentare e calorie.
Il culmine della stagione va
da ottobre ad aprile.
Scegliete i finocchi tondi
perché avranno meno filamenti rispetto a quelli appiattiti. Evitate le parti
scure e ammaccate.
Conservate i finocchi nel cassetto
delle verdure in frigo avvolti in un sacchetto di plastica.
Insalata/Lattuga: i greci e i romani apprezzavano moltissimo questo
alimento anche se era già conosciuto da tempi più antichi.
Le varietà di lattuga hanno
forma: a cappuccio con foglie tenere e leggere oppure la romana che presenta
foglie allungate e carnose con coste a spatola e infine quella da taglio con
foglie leggere che non formano un cespo e che vengono tagliate 2-3 volte.
Contiene Vitamina A e calcio.
La lattuga si trova tutto
l’anno.
Scegliete i cespi sodi e
compatti.
Conservate la lattuga dopo
averla pulita, scolata bene e tagliata in contenitori a chiusura ermetica.
Melanzane: ortaggio proveniente dall’India e furono gli Arabi a
diffonderlo in occidente e in Europa.
Le melanzane crescono nelle
regioni temperate. Nelle regioni più fredde crescono sotto tunnel di plastica.
Ne esistono varietà diverse
per colore che può andare dal viola scuro al bianco passando per il viola
chiaro e per forma allungata o tonda. I frutti sono sorretti da un peduncolo e
da un calice spinosi. La melanzana va consumata cotta.
Scegliete quelle sode lisce e
con la pelle integra.
Conservate in frigo.
Le melanzane sono fonte di
fibra alimentare.
Patata: originaria dell’America Centro-meridionale in Italia l’uso
si è diffuso solo nell’800.
Ne esistono molte varietà di
solito quelle a polpa bianca sono più farinose e adatte alla preparazioni di
purè e gnocchi.
Quelle a polpa gialla sono più
succose e si usano per friggerle e arrostirle.
Le patate cotte con la buccia
hanno un modesto contenuto di Vitamina C, potassio e fosforo.
Le patate si trovano tutto
l’anno a causa delle molteplici varietà. Scegliete quelle sode, pulite, senza
germogli, senza ammaccature o lacerazioni.
Conservate in un luogo fresco,
asciutto e buio.
Piselli: conosciuti già dall’Età del rame fu invece nel medioevo
che si iniziò a consumarli freschi e sgusciati.
In primavera si trovano i
piselli detti taccole con il baccello appiattito e semi piccolissimi.
Sono ricchi di proteina:
niacina. Sali minerali: ferro e fosforo. Poco calcio e vitamina C
Si trovano da aprile a
settembre.
Scegliete quelli con i
baccelli lisci, pieni ma non gonfi.
I piselli vanno consumati al
più presto sgusciandoli al momento dell’uso.
Porri: cresce spontaneamente. Si consuma la parte ingrossata del
fusto.
Si trova da ottobre a maggio.
Scegliete quelli con i gambi
bianchi, dritti, spessi e ramificati all’apice di foglie color verde scuro.
Conservateli in refrigeratore
per poco tempo e dopo averli lavati bene e tagliati nel senso della lunghezza,
in questo modo, toglierete la terra che si potrebbe essere annidata tra una
foglia e l’altra.
Non ci sono valori
nutrizionali da segnalare.
Prezzemolo: erba aromatica utilizzata sia cruda che cotta per
insaporire salse, ripieni, insalate, zuppe, e come ornamento.
È ricco di Vitamina C.
Scegliete il prezzemolo con
foglie verdi, non ingiallite e con foglie non avvizzite.
Potete conservare il
prezzemolo fresco o congelarlo anche se questo ultimo metodo non è adatto a
decorazioni.
Radicchio: rappresenta la cicoria ma a foglie colorate. Ne esistono
varianti pregiate tra cui il radicchio di Milano, di Treviso e di Verona.
Il radicchio è ricco in ferro,
calcio e Vitamina A.
Si trova tutto l’anno.
Scegliete le piante con foglie
fresche, non annerite, con bordi non macerate dall’umidità.
Conservate in frigo, nel
cassetto delle verdure, avvolto in un sacchetto di plastica.
Ravanello: ortaggio usato già dagli Egizi. Si narra che gli schiavi
lo usassero insieme all’aglio durante la costruzione delle piramidi. Furono i
romani a diffonderlo in tutta Europa.
Se ne conoscono di due tipi:
uno a radice tonda e l’altra a radice lunga con colore rosso o bianco.
Contiene Vitamina C.
Il ravanello si trova tutto
l’anno.
Scegliete le radici turgide di
colore chiaro, di taglia media e con foglie verdi.
Conservatelo in frigorifero,
per due settimane, dopo aver eliminato le parti verdi.
Rucola: ortaggio dal sapore amarognolo, leggermente piccante e
simile al crescione. Utilizzato per dare un tocco di originalità a insalate o
cous cous.
Contiene Vitamina A, Vitamina
C, fosforo e potassio.
Si trova da maggio a novembre.
Scegliete i mazzetti con
foglie verdi, turgide e verde scuro.
Conservate in frigorifero, nel
cassetto delle verdure, avvolta in un sacchetto di plastica oppure conservate
in un contenitore ermetico.
Scalogno: la leggenda narra che gli scalogni furono portati in
Europa dai crociati mentre ritornavano da Ascalonia, in Terra Santa, da cui il
nome.
Lo scalogno cresce a bulbi
come l’aglio e viene usato in molte salse francesi.
Si trova da ottobre a maggio
con il culmine della produzione tra marzo e aprile.
Scegliete gli scalogni turgidi
con pellicola rossiccia e sottile.
Conservate in un luogo
asciutto e ben areato per diversi mesi.
Sedano: i Romani costruivano collane di sedano perché ritenevano
fosse utile contro la sbornia. È grazie a loro che si svilupparono anche
varietà per uso culinario. I Francesi invece sbiancarono il sedano ammassando
terra tutto intorno ai gambi e coprendone il fusto.
Del sedano dobbiamo
distinguere due varietà: sedano a coste lunghe e sedano rapa con radici
ingrossate.
Il sedano è ricco di Sali
minerali, fosforo, ferro e sodio.
Si trova tutto l’anno: in
inverno si trova il sedano bianco da usare come contorno, di inverno quello
verde da usare come aromatizzante.
Scegliete quello con coste
sode e foglie verdi e ben attaccate.
Potete eliminare le radici e
le foglie e conservare le coste in congelatore per lunghi periodi.
Spinaci: ortaggio di origine persiana fu introdotto dagli Arabi in
Spagna e da li attraverso la Francia si diffuse in Italia.
Si trova tutto l’anno
soprattutto in estate e inverno. Viene comunque comunemente venduto surgelato.
Scegliete gli spinaci dalle
foglie fresche, turgide, verde scuro e non lesionate.
Lavate il prodotto
attentamente per eliminare la terra dopodiché fateli scolare bene e conservate
in sacchetti di plastica.
Nessun commento:
Posta un commento