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16/01/2016

Inverno: Frutta e Verdure di stagione


Inverno: Frutta e Verdure di stagione

                            
                       

1. Inverno

2. Frutta 

3. Verdura


                                       


L’inverno è la stagione più fredda dell’anno ed è caratterizzata da giornate corte e fredde.

… Sui calendari è riportato l’inverno astronomico il quale inizia il 21 dicembre e finisce il 20 marzo
Esiste anche l'inverno meteorologico che invece inizia il primo dicembre e dura 90 o 91 giorni a seconda che l’anno sia bisestile o meno.

… Il sole si dice sia "pigro", in realtà, la terra durante l'inverno percorre il raggio dell’orbita ellittica più vicina al sole, mentre i raggi del sole incidono la terra con un angolo di circa 23 gradi riflettendosi con minor efficacia e facendo guadagnare al sole l’appellativo di "pigro". Tutto questo si traduce in giornate corte e atmosfera fredda.

… Le temperature notturne "al punto di rugiada" , che rappresenta  l’ora prima dell’alba, possono in Italia, scendere sotto lo zero termico, causando formazione di brina sulla superficie del terreno e nebbia nelle prime ore del mattino. Invece, durante le ore di punta, le temperature si aggirano intorno ai 12 gradi. Negli ultimi anni a causa del riscaldamento terreste si registrano 3-4 gradi in più rispetto al normale. Nel 2011 le temperature hanno raggiunto un valore anomalo da record ossia di 20 gradi.
Nonostante le temperature "basse" la natura durante l'inverno fornisce piante dall'alto valore nutritivo utili al nostro sostentamento e cerca in tutti i modi a sua disposizione di resistere al riscaldamento terrestre causato dall'uomo.
Ricordiamoci che rispettare la natura significa rispettare noi stessi!!

Di seguito vi riportiamo, in ordine alfabetico, la frutta e la verdura che la natura ci offre durante la stagione invernale. Troverete per ogni alimento il rispettivo valore nutritivo e degli utili consigli sulla scelta e il modo di conservazione dei prodotti.
Arance
Coltivate soprattutto in Calabria e in Sicilia le molteplici varietà possono essere raggruppate in arance dolci, che usiamo per fare spremute, succhi di frutta e bibite gassate e in arance amare utilizzate dalle fabbriche per creare candidi oppure, private della buccia, si usano per la preparazione di bitter o liquori amari.
Le arance sono ricche di vitamina C ma contengono anche vitamina A e sali minerali.
Per la scelta vi consiglio quelle compatte e piene non ammuffite o ammaccate..
Potete conservare le arance in refrigeratore se volete conservarle a lungo, se invece intendete mangiarle subito o a distanza di qualche giorno tenetele a temperatura ambiente.

Cachi
I cachi, originari della Cina, possono raggiungere le dimensioni di un arancio. La buccia è sottile, la polpa a maturazione è morbida e dal sapore zuccherino. I semi si trovano nella polpa. Quelli che troviamo ancora in commercio sono stati colti non maturi, a novembre, e sono stati lasciati maturare in magazzino.
I cachi hanno un elevato contenuto di vitamina A ma contengono anche vitamina C e sali minerali.
Comprate quelli lucenti con il picciolo attaccato e senza segni di abrasioni, macchie e muffa.
Mangiate sempre quelli più molli e consumate quelli più duri quando pronti.

Castagne
Sono racchiuse in un riccio in numero di due o tre. Il seme si trova nel riccio e ha le sembianze di una mandorla. Le castagne hanno una forma quasi ovale, appuntita all'apice e depressa in basso. La buccia è marrone multi sfaccettata e lucida. La polpa è marrone chiaro racchiusa da un involucro rossastro. La varietà più conosciuta sono i marroni che possono raggiungere un peso fino a 50 g ciascuno.
Contengono amido e vitamina C.
Si mettono in commercio fresche perciò conservatele in posti ben areati o cantine o anche in botti asciutte alternando strati di sabbia asciutta a castagne.
Potete consumarle come caldarroste, bollite con aromi o secche.

Clementine
Ibrido del mandarino è stato ben accolto dai consumatori per il sapore intermedio delle arance e dei mandarini. La buccia è aderente agli spicchi e più sottile rispetto a quella del mandarino. Semi rari.
Contiene una buona fonte di vitamina C inoltre vitamina A e sali minerali.
Scegliete i clementini sodi dalla buccia fina e con meno ammaccature possibili.
Per lunghi periodi di conservazione potete congelarli altresì conservateli a temperatura ambiente.

Kiwi
Originari della Nuova Zelanda questo è un frutto di forma ovale con pellicola esterna pelosa e polpa verde dolce. La polpa contiene i semi.
E’ ricchissimo di vitamina C.
I kiwi possono essere comprati duri e lasciati maturare a casa a temperatura ambiente. Quando risultano soffici alla pressione del dito sono pronti per essere mangiati.
Se i kiwi sono molto maturi potete congelarli per evitare di sprecarli buttandoli.

Limoni
Originario dell’India  è ora coltivato soprattutto nell'Italia meridionale. I limoni hanno forma ovale o tondeggiante, buccia spessa o fina, rugosa o liscia e gialla all'esterno. Gli spicchi hanno un sapore acidulo e in essi vi sono i semi.
Il limone è usato per preparare salse, condimenti, bevande e gelati.
È ricco di vitamina C.
Scegliete i limoni pieni, pesanti, con buccia sottile e gialla.
Si conserva a temperatura ambiente e può anche essere refrigerato.
 
Mandarini
Originari della Cina sono più piccoli delle arance presentano una buccia spessa e poco aderente alla polpa che è arancio chiaro. Il sapore e il profumo sono delicati. Gli spicchi contengono semi.
Ricchi di vitamina C ma anche di vitamina A e sali minerali.
Conservare a temperatura ambiente.

Mele
Sono grosse bacche di forma rotondeggiante con buccia sottile, lucida o opaca e colori che vanno dal verde al giallo al rosso vivace, con screziature caratteristiche della maturazione e della specie. A maturazione la polpa è turgida e carnosa, bianca dal sapore aspro o zuccherino e in essa vi sono i semi.
Possono essere consumate fresche, bollite, caramellate o come confetture e succhi di frutta.
Rappresentano una buona fonte di fibra alimentare.
Comprate quelle compatte, con il picciolo attaccato, del colore della propria varietà, non ammaccate o lesionate.
Conservare a temperatura ambiente, non in luoghi troppo caldi.

Pere
Di forma conica, con polpa granulosa, sapore zuccherino e meno acidulo delle mele. 
Ricche di fibra alimentare e zuccheri.
Raccolte immature si conservano  a temperatura ambiente e sono pronte quando le sentiamo morbide al tatto. Evitate frutti poco colorati ammuffiti e ammaccati.

Pompelmo
Frutto dal colore giallo pallido di forma sferoidale o globosa può raggiungere i 15 cm di diametro.
Ne esistono due specie: polpa gialla e scorza gialla detta "bionda" che è aspra mentre quella a polpa rosata e scorza gialla è più dolce. Il pompelmo è costituito da numerosi spicchi che contengono semi e dal sapore acidulo e amarognolo. La scorza è spessa e dalla parte più esterna si traggono oli essenziali e sostanze coloranti.
Il frutto è ricco di vitamina C.
Scegliete i frutti pesanti compatti e dalla buccia sottile.
Conservare a temperatura ambiente fino al momento dell’uso.

Barbabietole
Ci sono due tipi di barbabietola, quella rossa che incontreremo in estate-autunno e quella a variante a radice lunga utilizzata in inverno.
Sono ricche di sali minerali specialmente potassio, calcio e ferro.
Scegliete quelle con radici sode e lisce.
Le foglie sono deperibili ma le radici possono essere conservate in frigo, nel cassetto delle verdure, fino a due settimane.

Bietola da costa
Questa pianta fa parte della famiglia delle barbabietole e ne esistono due varietà: la bietola da taglio o erbetta, simile agli spinaci, e la costa, a foglie più grosse. Gli antichi Romani utilizzavano le coste come verdura da minestra e le radici a scopo di medicinale.
Questo ortaggio è ricco di vitamina A, Ferro e Potassio.
Scegliete la bieta con coste piene, tenere, spesse e bianche. Le foglie devono essere turgide, di un bel verde saturo senza parti ingiallite o sciupate.
Consumatela entro pochi giorni. Per brevi periodi potete conservarla in sacchetti di plastica nel cassetto delle verdure.
Lavatela accuratamente prima dell’uso.

Broccolo a testa
Strettamente imparentato col cavolfiore, i cavolini di bruxelles e i broccoli ramosi. La sua coltivazione nella forma attuale è iniziata in Italia  ad opera dei Romani o forse dagli Etruschi. Il cavolfiore è stato ottenuto dal broccolo per selezione genetica. Il broccolo a testa produce un’infiorescenza a testa compatta simile al cavolfiore ma di colore verde.
È ricco di vitamina A, vitamina C, Tiamina, Riboflavina, Calcio, Ferro, e  fibra alimentare.
Scegliete sempre i broccoli con gambo e fiori sodi, di un verde brillante. Evitate quelli aperti sinonimo di eccessiva maturazione.
Potete conservare il broccolo in sacchetti di plastica e conservarlo in frigo per 3 – 5 giorni.

Broccolo ramoso o cime
Il termine "brocco" vuol dire germoglio, infatti questa pianta presenta delle infiorescenze disordinate che, se tagliate, producono nuovi germogli teneri, detti broccoletti che con l’avanzare della maturazione producono infiorescenze che vengono tagliate con un buon pezzo di gambo e vendute a mazzetti.
Sono ricchi di vitamina A, vitamina C, Ferro, Calcio, sali minerali e fibre alimentari.
Scegliete quelle con fiori compatti e chiusi, non fioriti, dal colore verde e foglie tenere sinonimo di freschezza.
Conservate in frigo e consumatelo a breve termine: 2-3 giorni.
 
Carciofi
Conosciuti già dai Romani e dai Greci questa infiorescenza è ora diffusa in tutta Italia con varietà pregiate come il violetto di toscana, il Romano, il tozzo di Bretagna, e lo spinoso. Del carciofo si possono mangiare la testa, le brattee (ossia le foglioline) e la base dell’infiorescenza stessa.
Sono messi in commercio crudi, in salamoia, sott'olio, in aceto e surgelati.
Sono ricchi di Potassio, Calcio e Ferro; contengono buone quantità di fibra alimentare.
Scegliete carciofi sodi con foglie lucide, dure e ben serrate di colore verde oliva.
Conservate in frigo avvolti da un panno umido per impedire la disidratazione oppure in una sacchetto di plastica.

Cardi
Variante del carciofo con foglie di colore argenteo.
Sono fonte di fibra alimentare.
Scegliete quelli sodi privi di parte ammaccate o danneggiate. Tenete d’occhio il colore e conservateli a temperatura ambiente per qualche giorno.
   
Carote
E' una radice ricca di beta carotene che si trasforma in vitamina A. Contiene carboidrati semplici.
Scegliete quelle sode, con pelle sottile, dritte e dal colore arancio  vivo.
Potete conservarle in frigo, in sacchetti di plastica, per alcune settimane senza che il loro valore nutritivo venga  alterato.

Cavolfiore
Coltivato soprattutto nell'Italia centrale, rappresenta una infiorescenza.
È ricco di vitamina C, Potassio,  Calcio  e Fosforo.
Scegliete sempre quello con fiori bianchi, indice di freschezza, non anneriti in superficie e con i fiori ben serrati. Potete conservare il cavolfiore in congelatore oppure in frigo per pochi giorni e in un sacchetto di plastica.

Cavolini bruxelles
Il loro nome deriva dal luogo in cui furono coltivate per la prima volta ossia a Bruxelles nel XIII secolo. In commercio si ritrova solo la parte tondeggiante che dovrà essere soda con foglie compatte e brillanti.
Sono ricchi di vitamina C, Potassio e Fosforo.
Scegliete i cavolini con caratteristiche simili al cavolo cappuccio e conservateli nel cassetto delle verdure e dentro sacchetti salva freschezza.

Cavolo cappuccio
E' a forma di palla, con foglie lisce, lucenti e ben serrate tra di loro.
È ricco di vitamina C, Calcio, Fosforo.
Scegliete il cavolo sodo con foglie non avvizzite o ingiallite. Potete conservarlo in frigo per qualche giorno avvolto in un sacchetto di plastica. Togliete le foglie gialle, qualora presenti, prima di cucinarlo.

Cavolo verza
Si presenta a forma di palla con foglie grinzose, aperte e verde scuro. Le foglie si schiariscono verso il cuore indice di foglie tenere e giovani.
Ha gli stessi valori nutritivi del cavolo cappuccio (vitamina CCalcioFosforo. ) e si conserva in frigo per qualche giorno in un sacchetto salva freschezza.

Cipolle
Coltivate già dalla preistoria, usate e venerate dagli antichi Egizi, ma furono i Greci e i Romani a farne largo uso. Seguirono le orme dei Romani i buon gustai del Medioevo i quali sperimentarono piatti innovativi per l’epoca. Esistono molteplici varietà in commercio. La cipolla bianca, per esempio la varietà bianca di Napoleone, è quella precoce che ritroviamo maggiormente in primavera estate, le altre sono più colorate, come la cipolla rossa di Tropea e tardive.
Scegliete cipolle ben sode, prive di germogli, non molli perché saranno quasi sicuramente rovinate all'interno e sprigioneranno al taglio un cattivo odore che non vi farà certo lacrimare gli occhi come deve fare una cipolla fresca.
Conservatele in un luogo fresco e asciutto e consumatele prima che facciano i germogli.

Finocchio
Usato nella cucina Italiana come ortaggio crudo o cotto oppure si usano i suoi semi come spezie.
È povero di calorie ed è ricco di fibra alimentare.
Scegliete i finocchi compatti senza ammaccature o parti imbrunite. Preferite quelli tondi poiché sono più teneri e meno filamentosi dei piatti.  Potete conservali nel cassetto delle verdure in frigo, avvolto in sacchetti di plastica.

Lattuga
I Greci e i Romani ne conoscevano l’esistenza. Esistono numerose varietà e le più conosciute sono la cappuccina e la romana, con foglie dritte e croccanti soprattutto alla base per  la prima, invece foglie ondulate a formare un ceppo per la seconda.
Contiene vitamina A e Calcio.
Scegliete la lattuga con foglie sane e turgide per la romana, mentre per la cappuccina foglie meno sciupate e avvizzite.
Conservate in frigo. Sciacquate bene prima dell’utilizzo e lasciate che scoli un bel po’ prima di condirla.

Porri
Deriva da una specie spontanea della cipolla e si consuma la base ingrossata detta bulbo (in realtà è un fusto ingrossato).
Scegliete quelle con gambi dritti, spessi, bianchi, con foglie verde saturo all’ apice superiore del fusto e con radichette alla base.
Conservateli in frigo, nel cassetto delle verdure, per qualche giorno. Lavateli bene prima dell'utilizzo poiché ci potrebbe essere terra tra una foglia e l'altra.
Usiamo tagliare il porro anche in linea orizzontale in realtà andrebbe tagliato nel senso della lunghezza.

Radicchio rosso
Conosciuto come radicchio rappresenta invece una varietà del genere cichorium Itybus (gruppo delle cicorie). Ha foglie larghe di colore rosso-vinaccia con coste bianche e dal sapore leggermente amarognolo.
Ricco di Ferro, Calcio e vitamina C.
Scegliete piante ben sode con foglie non annerite ai bordi o flaccide.
Conservate in frigo nel cassetto delle verdure avvolto nella plastica.

Ravanello
Conosciuto già dagli Egizi e portato in Europa dai Romani. Se ne conoscono due varietà: a radice rotonda e a radice lunga.
Contiene vitamina A e modesto contenuto di vitamina C.
Scegliete il Ravanello con radice turgida e bianca.
Conservatelo in frigo eliminando le parti verdi.

Sedano
Conosciuto già al tempo degli Egizi come alimento commestibile, i Romani lo usavano per combattere la sbornia componendo graziose corone che indossavano durante i festeggiamenti.
Il sedano propriamente detto è costituito da costole ampie che sviluppano foglie all'apice.
Il sedano rapa invece è una grossa radice saporita.
È ricco di sali minerali e Fosforo.
Scegliete il sedano con coste sode e bianche e con foglie verdi e ben attaccate.
Conservate in frigo per qualche giorno o alternativamente congelatene le coste.

Spinaci
Se ne conoscono diverse varietà con foglie più o meno grandi.
Sono ricchi di vitamina A e Ferro ma contengono anche vitamina C, Calcio e sali minerali.
Scegliete le foglie turgide, dal colore verde scuro e senza parti annerite.
Lavate bene prima dell’utilizzo. Usate il prodotto fresco oppure conservato in frigo per 2-3 giorni o, in alternativa, potete surgelarlo.

Zucca
E' originaria dell’America centrale oggi se ne conoscono varietà che differiscono tra loro per colore, forma e sapore più o meno dolce. Tutte hanno in comune il fatto che siano frutti.
Sono ricche di vitamina A e vitamina C e sali minerali.
Scegliete quelle non ammaccate o ammuffite e conservatele a temperatura ambiente. Potete acquistare una grossa quantità al fine di consumare il prodotto a poco a poco poiché ha lunghi periodi di conservazione.

By
Immacolata Soriano

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