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05/05/2016

Come detergere il viso in modo naturale

Come detergere il viso in modo naturale




Tipo di pelle

Latte detergente, tonico (o acqua micellare)

Come preparare un detergente in casa












Latte detergente, tonico o acqua micellare??
Suppongo che molte di voi davanti allo scaffale pieno di prodotti appartenenti alla detersione del viso, in profumeria o al supermercato, si saranno poste questa domanda.
Prima di effettuare la scelta, cerchiamo di capire che tipo di pelle ci caratterizza.
La pelle umana può essere distinta in: secca, grassa, mista o normale.
Pelle secca: se quando ti guardi allo specchio noti alcune parti più rosse, soprattutto sulle gote o mentre ridi si evidenziano rughe sottili e in un numero cospicuo oppure il colorito appare quasi sempre spento, allora probabilmente, hai la pelle secca. In questo caso, nei cambi di stagione, noterai di inverno: pelle che tira e che tende a screpolarsi, in primavera o autunno rossore accentuato soprattutto sulle guance. Ma se da un lato tutto sembrerebbe remarti contro, dall'altro ti voglio risollevare il morale dicendoti, che questo tipo di pelle, in casi rari presenta pori dilatati o punti neri.
Pelle grassa: sicuramente hai la cute oleosa, pertanto apparirà lucida poche ore dopo averla detersa. 
Allo specchio si notano pori dilatati e se non si effettua una buona strategia di pulizia viso, noterai l’insorgere di punti neri e brufoli. Questo tipo di pelle è difficile da controllare esige trattamenti sebo regolatori e uso di cipria matificante utile al fine di assorbire l’eccesso di sebo prodotto.
Pelle mista: È piuttosto comune. E’ riconoscibile grazie alla presenza di zone secche e che tirano. La zona T è oleosa e se anche parte delle guance lo è, allora hai la pelle mista/grassa. Se invece è solo la zona T untuosa, significa che hai la pelle normale/mista.
Pelle normale: se possiedi questo tipo di pelle sei fortunata. Difficilmente avrai problemi di eccesso di sebo, di punti neri o di brufoli. La grana della pelle è spessa, polposa e il più delle volte distesa e con poche rughe.  

Ma ora… cerchiamo di capire cos’è un latte detergente, tonico o acqua micellare.
Cercherò di essere leggermente tecnica ma mi raccomando… non demordere, questa è una lettura di piacere, quindi non avere fretta e se qualcosa non è chiaro rileggilo più volte e con più attenzione o scrivimi nella sezione dedicata ai commenti in fondo al post...ti risponderò con piacere!
Latte detergente: tecnicamente è un’emulsione acqua in olio (A/O) in cui la fase interna, presente in maggiore quantità, è costituita da olio e la fase esterna disperdente, presente in minore quantità, è costituita da acqua. Le due fasi sono immiscibili fra loro. Ciò si può notare semplicemente quando, dopo aver mescolato vigorosamente, dapprima otteniamo una fase unica, cioè non siamo più in grado di vedere distintamente l’olio e l’acqua poi, se aspettiamo qualche minuto, possiamo vedere ritornare le due fasi ben distinte a formare una soluzione bi fasica. Infatti i più comuni struccanti bi fasici devono essere assolutamente agitati prima dell’utilizzo al fine di impedire il predominare della fase acquosa su quella oleosa o viceversa con conseguente parziale detersione.
Abbiamo bisogno perciò, per rendere il latte omogeneo, di tenere insieme acqua e olio usando una sostanza che funga da “collante”, cioè un emulsionante.
Agente emulsionante: generalmente è definito anche tensioattivo. Questi agenti hanno una particolare struttura chimica definita lipofila cioè affine all’olio e all’acqua e interponendosi tra le due fasi impediscono all’emulsione di separarsi. Gli emulsionanti O/A sono molecole contenenti dai 12 ai 14 atomi di carbonio. Alcuni esempi sono la cera d’api, cera di carnauba, vasellina, lanolina, paraffina, olio di ricino, olio di cocco, olio linoleico, lecitina presente nel rosso uovo e alcol cetilico. In alternativa, si possono utilizzare anche sostanze non tensioattive quali: la gomma arabica, la gelatina o polveri finemente suddivise cioè il talco.
Attenzione molte di voi lamentano bruciore agli occhi e lacrimazione quando usano il latte detergente. Questo è causato dalla presenza dell’alcol cetilico come agente emulsionante oppure è dovuto alla presenza di altri alcoli in generale.
Quindi leggete l’INCI ed evitate il latte detergente che abbia questo tensioattivo. Qualora non doveste trovarne uno cercate di scegliere quello con l’alcol cetilico tra il quarto e il quinto posto tra gli ingredienti. Struccatevi inoltre imbevendo il dischetto con minor quantità di prodotto. Io per ridurre le dosi ed effettuare una detersione più efficace utilizzo un dischetto per ogni singolo occhio e piccole quantità.
Tonico: tecnicamente costituito da un’emulsione O/A olio in acqua in cui l'olio rappresenta la fase dispersa o interna, cioè presente in minor quantità e l'acqua la fase disperdente o continua o esterna, presente in maggiore quantità.
Anche per queste soluzioni abbiamo bisogno del tensioattivo e i più usati in cosmesi sono: glicerolo, sorbitolo, saccarosio, acido palmitico, stearico e oleico.
N.B. il latte ed il burro sono due emulsioni naturali, rispettivamente O/A e A/O.
Acqua micellare: rappresenta sempre un emulsione A/0 ma, diversamente dai sistemi bifasici, questo è energeticamente stabile in quanto le molecole di tensioattivo si aggregano in maniera tale da comportare una ulteriore diminuzione della superficie interfacciale; ossia il sistema non si presenta sfasato come il caso dei latti detergenti bi fasici, ma apparentemente omogeneo, quindi acqua e olio non sono distinguibili. Le molecole di tensioattivo si organizzano a formare aggregati invisibili a occhio nudo, dette micelle che assumono la forma di una sfera. Il tensioattivo si orienta esponendo la parte idrofobica (cioè affine all’ acqua) verso l’acqua e le lunghe code idrocarburiche verso l’interno della micella, in tal modo la tensione interfacciale diminuisce e il sistema è omogeneo. Le micelle sono importantissime perché ci permettono di incorporare stabilmente un tensioattivo in un mezzo in cui sarebbe difficilmente disperdibile.

E’ sempre importante a fine giornata, pulire la pelle con il corretto detergente al fine di eliminare: sebo, cellule morte e smog.
Ma allora quale detergente devo usare?
Se hai una pelle grassa o mista/grassa usa tonico o acqua micellare poiché contengono meno sostanze grasse e ostruenti; in particolare usa tonico in estate e acqua micellare in inverno.
Se hai la pelle secca o normale/secca adopera il latte detergente, perché offrono un tocco di idratazione in più al viso. In inverno puoi usare latte detergente mentre in estate acqua micellare. Utilizza i bifasici se hai una pelle particolarmente secca e nei periodi di freddo intenso.
Sciacqua il viso con acqua tiepida dopo aver adoperato il prodotto. Mi raccomando l’acqua tiepida aiuta a restringere i pori, eliminare tutte le tracce di detergente e tonificare la pelle.
Usa al risveglio il tonico per eliminare le impurità prodotte durante la notte.

E ora… prepara un detergente in casa.
Latte detergente: mescola mezzo barattolo di yogurt oppure riempi il fondo di un bicchiere fino a 2 o 3 cm con il latte parzialmente scremato, intero o di soya, aggiungi 2 cucchiaini di miele millefiori e mescola energicamente. Se la soluzione è liquida aggiungi fecola di patate fino ad ottenere la consistenza voluta. In alternativa puoi usare amido di riso. Se invece la soluzione è troppo densa aggiungi un cucchiaino di acqua alla volta.
Per un effetto più profumato aggiungi farina di cocco.
Se hai la pelle grassa o mista grassa puoi aggiungere un cucchiaio di aceto di mela fresco, se invece hai la pelle secca aggiungi un altro po’ di miele.
Ricorda: lo yogurt è un’ottima base idratante.
Conserva 4-5 gg al massimo.
Tonico acqua di rose.
Questo è il mio tonico per eccellenza e lo adoro in questo periodo dell’anno.
Seleziona le foglie di rosa rossa. Devono essere quelle delle rose sfiorite ma senza parti annerite o danneggiate.
Prendi un pentolino di 20 cm e fai un fondo abbondante di petali, quindi copri bene con l’acqua.
Metti tutto sul fuoco e chiudi la pentola col suo coperchio. Fai bollire per 15 minuti.
Non aprire il coperchio prima del tempo perché stai facendo una rude distillazione al fine di separare dai petali l’olio essenziale di rose.
Trascorso il tempo scoperchia, noterai che le foglie si saranno schiarite.
Fai raffreddare bene.
Con un colino separa le foglie dal liquido.
Usa il liquido che hai ottenuto.
Puoi congelare il tonico dentro piccole boccettine per poterlo usare in seguito.
Usa il prodotto fresco per massimo 3-5 gg poiché non contiene conservanti.
Tonico alla camomilla: prepara una tazza di camomilla, preferibilmente con i fiori altresì con le normali bustine e fai l’infuso. Se hai usato i fiori filtra, altrimenti lascia raffreddare.
Se utilizzi il tonico la sera e vuoi avere un effetto distensivo aggiungi due gocce di olio essenziale di lavanda oppure una goccia di olio essenziale di rosmarino se utilizzi il tonico al risveglio e vuoi un effetto charging.
Acqua micellare: fai il tonico alla camomilla e aggiungigli 3 cucchiaini di shampoo delicato, possibilmente quello zero lacrime o che schiumi poco e… l’emulsione è pronta!!!

By
Immacolata Soriano




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