Tipo di pelle
Latte detergente,
tonico (o acqua micellare)
Come preparare un
detergente in casa
Latte detergente,
tonico o acqua micellare??
Suppongo che molte di
voi davanti allo scaffale pieno di prodotti appartenenti alla detersione del
viso, in profumeria o al supermercato, si saranno poste questa domanda.
Prima di effettuare la
scelta, cerchiamo di capire che tipo di pelle ci caratterizza.
La pelle umana può
essere distinta in: secca, grassa, mista
o normale.
Pelle
secca: se quando ti guardi allo specchio noti alcune
parti più rosse, soprattutto sulle gote o mentre ridi si evidenziano rughe sottili
e in un numero cospicuo oppure il colorito appare quasi sempre spento, allora probabilmente,
hai la pelle secca. In questo caso, nei cambi di stagione, noterai di inverno:
pelle che tira e che tende a screpolarsi, in primavera o autunno rossore
accentuato soprattutto sulle guance. Ma se da un lato tutto sembrerebbe remarti
contro, dall'altro ti voglio risollevare il morale dicendoti, che questo tipo
di pelle, in casi rari presenta pori dilatati o punti neri.
Pelle
grassa: sicuramente hai la cute oleosa, pertanto apparirà
lucida poche ore dopo averla detersa.
Allo specchio si notano pori dilatati e
se non si effettua una buona strategia di pulizia viso, noterai l’insorgere di punti
neri e brufoli. Questo tipo di pelle è difficile da controllare esige
trattamenti sebo regolatori e uso di cipria matificante utile al fine di
assorbire l’eccesso di sebo prodotto.
Pelle
mista: È piuttosto comune. E’ riconoscibile grazie alla
presenza di zone secche e che tirano. La zona T è oleosa e se anche parte delle
guance lo è, allora hai la pelle mista/grassa.
Se invece è solo la zona T untuosa, significa che hai la pelle normale/mista.
Pelle
normale: se possiedi questo tipo di pelle sei fortunata.
Difficilmente avrai problemi di eccesso di sebo, di punti neri o di brufoli. La
grana della pelle è spessa, polposa e il più delle volte distesa e con poche
rughe.
Ma ora… cerchiamo di
capire cos’è un latte detergente, tonico
o acqua micellare.
Cercherò di essere
leggermente tecnica ma mi raccomando… non demordere, questa è una lettura di
piacere, quindi non avere fretta e se qualcosa non è chiaro rileggilo più volte
e con più attenzione o scrivimi nella sezione dedicata ai commenti in fondo al
post...ti risponderò con piacere!
Latte detergente:
tecnicamente è un’emulsione acqua in olio (A/O) in cui la fase interna,
presente in maggiore quantità, è costituita da olio e la fase esterna
disperdente, presente in minore quantità, è costituita da acqua. Le due fasi
sono immiscibili fra loro. Ciò si può notare semplicemente quando, dopo aver
mescolato vigorosamente, dapprima otteniamo una fase unica, cioè non siamo più
in grado di vedere distintamente l’olio e l’acqua poi, se aspettiamo qualche
minuto, possiamo vedere ritornare le due fasi ben distinte a formare una
soluzione bi fasica. Infatti i più comuni struccanti bi fasici devono essere
assolutamente agitati prima dell’utilizzo al fine di impedire il predominare della
fase acquosa su quella oleosa o viceversa con conseguente parziale detersione.
Abbiamo
bisogno perciò, per rendere il latte omogeneo, di tenere insieme acqua e olio usando
una sostanza che funga da “collante”, cioè un emulsionante.
Agente
emulsionante: generalmente è definito anche
tensioattivo. Questi agenti hanno una particolare struttura chimica definita lipofila cioè affine all’olio e
all’acqua e interponendosi tra le due fasi impediscono all’emulsione di
separarsi. Gli emulsionanti O/A sono molecole contenenti dai 12 ai 14 atomi di
carbonio. Alcuni esempi sono la cera d’api, cera di carnauba, vasellina,
lanolina, paraffina, olio di ricino, olio di cocco, olio linoleico, lecitina presente
nel rosso uovo e alcol cetilico. In alternativa, si possono utilizzare anche
sostanze non tensioattive quali: la gomma arabica, la gelatina o polveri
finemente suddivise cioè il talco.
Attenzione
molte di voi lamentano bruciore agli occhi e lacrimazione quando usano il latte
detergente. Questo è causato dalla presenza dell’alcol cetilico come agente
emulsionante oppure è dovuto alla presenza di altri alcoli in generale.
Quindi
leggete l’INCI ed evitate il latte detergente che abbia questo tensioattivo. Qualora
non doveste trovarne uno cercate di scegliere quello con l’alcol cetilico tra
il quarto e il quinto posto tra gli ingredienti. Struccatevi inoltre imbevendo
il dischetto con minor quantità di prodotto. Io per ridurre le dosi ed
effettuare una detersione più efficace utilizzo un dischetto per ogni singolo
occhio e piccole quantità.
Tonico:
tecnicamente costituito da un’emulsione O/A olio in acqua in cui l'olio
rappresenta la fase dispersa o interna, cioè presente in minor quantità e
l'acqua la fase disperdente o continua o esterna, presente in maggiore
quantità.
Anche
per queste soluzioni abbiamo bisogno del tensioattivo e i più usati in cosmesi
sono: glicerolo, sorbitolo, saccarosio, acido palmitico, stearico e oleico.
N.B.
il latte ed il burro sono due emulsioni naturali, rispettivamente O/A e A/O.
Acqua micellare:
rappresenta sempre un emulsione A/0 ma, diversamente dai sistemi bifasici,
questo è energeticamente stabile in quanto le molecole di tensioattivo si
aggregano in maniera tale da comportare una ulteriore diminuzione della
superficie interfacciale; ossia il
sistema non si presenta sfasato come il caso dei latti detergenti bi
fasici, ma apparentemente omogeneo, quindi acqua e olio non sono distinguibili.
Le molecole di tensioattivo si organizzano a formare aggregati invisibili a
occhio nudo, dette micelle che
assumono la forma di una sfera. Il tensioattivo si orienta esponendo la parte
idrofobica (cioè affine all’ acqua) verso l’acqua e le lunghe code idrocarburiche
verso l’interno della micella, in tal modo la tensione interfacciale diminuisce
e il sistema è omogeneo. Le micelle sono
importantissime perché ci permettono di incorporare stabilmente un tensioattivo
in un mezzo in cui sarebbe difficilmente disperdibile.
E’ sempre importante a
fine giornata, pulire la pelle con il corretto detergente al fine di eliminare:
sebo, cellule morte e smog.
Ma
allora quale detergente devo usare?
Se hai una pelle grassa o mista/grassa usa tonico o acqua micellare poiché
contengono meno sostanze grasse e ostruenti; in particolare usa tonico in
estate e acqua micellare in inverno.
Se hai la pelle secca o normale/secca adopera il latte detergente, perché offrono un
tocco di idratazione in più al viso. In inverno puoi usare latte detergente mentre
in estate acqua micellare. Utilizza i bifasici se hai una pelle
particolarmente secca e nei periodi di freddo intenso.
Sciacqua il viso con
acqua tiepida dopo aver adoperato il prodotto. Mi raccomando l’acqua tiepida aiuta
a restringere i pori, eliminare tutte le tracce di detergente e tonificare la
pelle.
Usa al risveglio il
tonico per eliminare le impurità prodotte durante la notte.
E ora… prepara un
detergente in casa.
Latte detergente:
mescola mezzo barattolo di yogurt oppure riempi il fondo di un bicchiere fino a
2 o 3 cm con il latte parzialmente scremato, intero o di soya, aggiungi 2 cucchiaini
di miele millefiori e mescola energicamente. Se la soluzione è liquida aggiungi
fecola di patate fino ad ottenere la consistenza voluta. In alternativa puoi
usare amido di riso. Se invece la soluzione è troppo densa aggiungi un
cucchiaino di acqua alla volta.
Per
un effetto più profumato aggiungi farina di cocco.
Se
hai la pelle grassa o mista grassa puoi aggiungere un cucchiaio di aceto di
mela fresco, se invece hai la pelle secca aggiungi un altro po’ di miele.
Ricorda:
lo yogurt è un’ottima base idratante.
Conserva
4-5 gg al massimo.
Tonico acqua di rose.
Questo
è il mio tonico per eccellenza e lo adoro in questo periodo dell’anno.
Seleziona
le foglie di rosa rossa. Devono essere quelle delle rose sfiorite ma senza
parti annerite o danneggiate.
Prendi
un pentolino di 20 cm e fai un fondo abbondante di petali, quindi copri bene
con l’acqua.
Metti
tutto sul fuoco e chiudi la pentola col suo coperchio. Fai bollire per 15
minuti.
Non
aprire il coperchio prima del tempo perché stai facendo una rude distillazione
al fine di separare dai petali l’olio essenziale di rose.
Trascorso
il tempo scoperchia, noterai che le foglie si saranno schiarite.
Fai
raffreddare bene.
Con
un colino separa le foglie dal liquido.
Usa
il liquido che hai ottenuto.
Puoi
congelare il tonico dentro piccole boccettine per poterlo usare in seguito.
Usa
il prodotto fresco per massimo 3-5 gg poiché non contiene conservanti.
Tonico alla camomilla:
prepara una tazza di camomilla, preferibilmente con i fiori altresì con le
normali bustine e fai l’infuso. Se hai usato i fiori filtra, altrimenti lascia
raffreddare.
Se
utilizzi il tonico la sera e vuoi avere un effetto distensivo aggiungi due
gocce di olio essenziale di lavanda oppure una goccia di olio essenziale di
rosmarino se utilizzi il tonico al risveglio e vuoi un effetto charging.
Acqua micellare:
fai il tonico alla camomilla e aggiungigli 3 cucchiaini di shampoo delicato, possibilmente
quello zero lacrime o che schiumi poco e… l’emulsione è pronta!!!
By
Immacolata
Soriano
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