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20/03/2016

Primavera: frutta e verdura




Primavera

Frutta

Verdura


Primavera

Tornata da scuola, nel periodo primaverile, mi rilassavo sul balcone aspettando che si cuocesse la pasta e mia madre, da dentro casa, strillava:

Imma, nesci da chiju barcuni, ca u suli da primavera ti sturdi
cioè “Imma, spostati dal balcone (“rientra in casa”), perché il sole della primavera ti stordisce”, 

Cosa volesse dire mia madre con quella frase per me allora era oscuro, ma ora che sono cresciuta, grazie al sapere e all'esperienza, posso capirne il significato e provare a spiegarlo anche a voi.

Per il calendario meteorologico la primavera inizia il primo marzo e termina il 31 maggio mentre, il primo giorno di primavera, per il calendario astronomico inizia il 20 o il 21 Marzo.

Da cosa dipende l’inesattezza della data 20 o 21 Marzo?
… Giulio Cesare già nel 46 a.C. aveva tentato di instituire il calendario.
In seguito fu papa Gregorio XIII, da cui il nome calendario gregoriano, a correggerlo e risistemarlo così come è oggi.
 Il calendario gregoriano non rappresenta esattamente l'anno siderale, cioè il periodo in cui la Terra orbita intorno al Sole, che è pari a 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi, ma ne rappresenta un periodo minore che viene recuperato dall’anno bisestile.

… il 20 marzo i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente l’equatore, linea immaginaria che divide la terra in due esatte metà, il sole è allo zenit, cioè il punto più alto della volta celeste, illuminando tutto il globo allo stesso modo e facendo sì che il giorno e la notte abbiano la stessa durata. La data 20 Marzo è rispettata fino al 2020 dopodiché l’inizio della primavera avverrà il 21 Marzo.

… quando i raggi del sole colpiscono la terra con un angolo vicino ai 90 gradi, l'area da essi illuminata è minore ma l'intensità luminosa è maggiore, pertanto i raggi sono più efficaci e il sole si dice “rimbambisca”.
Nel caso dell’inverno invece i raggi incidono la terra con un angolo di circa 23 gradi, coprendo una superficie maggiore ma perdendo di intensità luminosa.

… dal 20 marzo, data rappresentante l’equinozio di primavera, le giornate si allungano visibilmente e mentre per alcuni questo rappresenta un periodo di transizione, affrontato con ansia e stanchezza, per altri ne rappresenta la rinascita.

Così è per la natura: la terra dopo aver raccolto i nutrienti durante il faticoso inverno può indirizzarli ai semi che aprendosi daranno vita alle piantine mentre gli alberi rifioriscono disegnando paesaggi mozzafiato.

Di seguito …
Frutta e Verdura di primavera.
Rigorosamente in ordine alfabetico

Frutta
Ananas: originario dell’America tropicale è invece oggi coltivato in tutte le regioni del mondo a temperatura calda e umidità elevata. Il frutto non è un vero e proprio frutto ma rappresenta l’unione di tanti piccoli frutti detti occhi. Ha forma di pigna e consiste di tante piccole bacche dalla polpa zuccherina. Consumateli freschi o sotto forma di conserve.
Contiene Vitamina A e Vitmina C.
L’ ananas si trova prevalentemente tra aprile e giugno.
Scegliete i frutti compatti, pesanti con foglie verdi attaccate, colore arancio e linee nette che separano gli occhi.
Potete refrigerare il frutto se molto maturo.
 
Arance: originari della Cina sono in Italia coltivati in Sicilia e Calabria. Si distinguono in arance dolci e amare. Quelle dolci sono rappresentate dalle bionde e dalle sanguigne. Le sanguigne si suddividono in: moro tarocco e sanguinella. In commercio si trovano anche sotto forma di succhi e polpa di frutta con o senza zucchero e rappresentano preparazioni con diverse concentrazioni di succo di polpa di frutta.
Le arance sono ricche di Vitamina A ma anche di Vitamina C e Sali minerali.
Trovate le arance da novembre fino a primavera inoltrata.
Scegliete quelle piene, compatte e senza ammaccature.
Tenetele a temperatura ambiente se volete consumarle a breve mentre potete congelarle per periodi di conservazione lunghi.

Avocado: pianta coltivata in America del Sud, in Indonesia, Sud Africa e Australia. Il frutto è simile a una grossa pera con la polpa giallognola e un grosso seme al centro.
L’ avocado è ricco di proteine, grassi (10-30%), riboflavina, niacina e Vitamina A e Vitamina C.
Si trova tutto l’anno.
Sono venduti immaturi e raggiungono la maturità se alla pressione risultano più molli.
Conservate a temperatura ambiente per 3-5 giorni.

Banana: sono coltivati in tutti i paesi tropicali. I frutti sono disposti in grappoli detti caschi che possono contenere fino a 250 frutti dal peso di 30 Kg.
Le banane contengono potassio, fosforo, fibra alimentare e zuccheri.
Si trovano tutto l’anno.
Preferite banane piene, sode e non danneggiate. Se notate macchie scure allora il frutto sarà completamente maturo. Compratele a grappoli con gambi intatti, si mantengono più a lungo.
Conservate le banane verdi a temperatura ambiente e dopo qualche giorno risulteranno mature. Conservate quelle dalla buccia gialla in frigo per pochi giorni. Con questo metodo di conservazione noterete diventare la buccia colore bruno-scura ma il sapore rimarrà alterato.  

Ciliegie: originaria dell’Asia Minore è oggi coltivata anche in America ed Europa. È una drupa con polpa carnosa, forma sferica, solco laterale e nocciolo che rappresenta una mandorla amara.
Il 90% delle ciliegie deriva dal prunus avium cioè la ciliegia comune di colore rosso, polposa e compatta. Al genere prunus cerasus derivano le visciole, le amarene e le agriotte dal sapore aspro. Trovate in commercio la ciliegia, ottima come frutta, sia fresca che sotto spirito o a forma di sciroppo oppure come confettura.
Le ciliegie contengono Vitamina A, potassio e a seguire Vitamina C, calcio e ferro.  
Con le visciole si ricava il famoso liquore maraschino.
La ciliegia normale si trova da maggio ad agosto, quelle più acidule tra giugno e metà agosto.
Scegliete il frutto pieno, con pelle liscia e lucida e gambi freschi. Non scegliete quelle piccole dure e immature perché non raggiungeranno più la maturazione. Quelle troppo scure invece potrebbero essere alterate.
Per conservarle eliminate i frutti danneggiati e refrigerate quelle sane per un giorno o due. Lavate bene prima di mangiarle.

Fragole: costituite da una massa polposa dal colore che vira dal rosso al rosso bruno, su cui sono attaccati dei granelli scuri che costituiscono i veri frutti. Con le fragole si preparano sciroppi, confettura, gelati e torte. In alcuni soggetti possono arrecare reazioni allergiche simile all’orticaria.
Le fragole sono ricche in Vitamina C.
Potete trovare le fragole da aprile a giugno. Le fragole di bosco maturano un po’ più tardi tra giugno e luglio.
Scegliete quelle compatte intatte e con il calice verde. Le fragoline di bosco invece sceglietele piccole.

Limoni: frutto coltivato soprattutto nell’Italia Meridionale. I limoni hanno forma ovoidale o tondeggiante con buccia spessa o rugosa a volte sottile o meno liscia. La polpa del limone è acidula divisa in spicchi. Il limone è principalmente usato per preparare salse, condimenti, bevande, gelati e marmellate
Ricco in Vitamina C.
Il periodo di maggiore produzione va da maggio ad agosto ma li trovate anche in primavera.
Scegliete i limoni pieni, pesanti, con buccia liscia e sottile di un bel colore giallo.
Si conserva a temperatura ambiente e potete congelarlo per diverse settimane.

Mango: appartiene alle drupe. Caratteristico per la sua polpa fibrosa e aroma che ricorda la trementina. Di forma rotonda, ovale o a pera con buccia di colore giallognolo con zone rosse e verdi che ingrandiscono con la maturazione. Può pesare dai 200 ai 700 g.
Contiene prevalentemente Vitamina A e anche Vitamina C, potassio, calcio e magnesio.
Coltivato e importato dall’India e presente tutto l’anno.

Mele: pianta coltivata nell’Italia Settentrionale e in tutta Europa. Le mele sono grosse bacche dalla buccia sottile, resistente e lucida di diversi colori e venatura che dipendono dalla specie. A piena maturazione la polpa è turgida, carnosa e bianca, di sapore leggermente acidulo o zuccherino. Le mele si possono usare crude, cotte, sotto forma di confetture oppure di succhi di frutta. Le varietà spaziano dalla renette alla granny Smith alle annurche e limoncelle.
La mela è ricca di fibra alimentare.
Le mele si trovano tutto l’anno tranne che in estate.
Comprate frutti maturi, compatti, con il picciolo attaccato. Evitate quelle ammaccate o lesionate.
Conservate a temperatura ambiente.

Nespole: frutto originario del Giappone e della Cina Orientale ora è coltivato nell’Europa Mediterranea. Di forma globulare allungata o schiacciata ha buccia leggermente pelosa di colore giallo-arancio. Contiene semi di colore rosso bruno e polpa dolce e succosa. Ottime per confetture e canditi.
Contiene Vitamina A
Trovate le nespole da maggio a luglio.

Pere: la pera è un frutto simile alla mela. Le forma rappresenta la maggiore differenza. Le varietà sono tantissime e vanno dalla butirra, alla coscia, alla spadona, alla Williams e alla pera imperatore. Le pere si trovano in commercio fresche, o inscatolate oppure come succhi di frutta o confetture.
La pera è ricca di fibra alimentare e di zuccheri.
Trovate il frutto tutto l’anno escluso tranne l’estate.
Evitate frutti sodi, ammaccati o ammuffiti.

Pesche: originario della Cina si è diffuso nell’età volgare passando prima dall’Asia e successivamente Carlo Magno lo diffuse in Europa. Le pesche sono drupe con solco da un lato, buccia vellutata o liscia con colori variabili in base alle varietà. La polpa si presenta bianca, rosata o rossa. Le varietà principali si distinguono in duracine nelle quali il nocciolo aderisce fortemente alla polpa e quelle spaccarelle o partitoie il cui nocciolo si stacca facilmente dalla polpa. Le pesche si possono consumare come frutta, confetture, pesche sciroppate, gelatine e sciroppi.
Contiene Vitamina A.
Si trovano da maggio a settembre.
Scegliete i frutti sodi del colore caratteristico della varietà. Evitate quelli troppo maturi e con segni di deterioramento.
Conservate a temperatura ambiente finché diventano soffici da essere mangiati.

Verdura
Aglio: Alium Sativum è un bulbo dall’odore pungente. Ampiamente diffuso in tutto il mondo era già conosciuto al tempo di Erodoto. Si narra infatti che fu usato dagli operai per innalzare la piramide di Gizah.
Il bulbo è composto da spicchi che sono avvolti da una pellicola rosata o biancastra da asportare al momento dell’uso.
Dopo la raccolta l’aglio viene essiccato al sole, legato in reste e conservato in un luogo asciutto e ben areato.
Una specie dell’aglio è l’alium ascalonicum o scalogno e alium porrsum o porro e per finire alium scorodoprasum o erba cipollina.
Gli effetti benefici dell’aglio sono molteplici e alcuni di essi li trovate nel blog, in mai lo sai che, post Influenza rimedi naturali.
Trovate l’aglio quasi tutto l’anno.
Scegliete i bulbi pieni e sodi e con pellicola bianca o rosso scura.
Conservate in un luogo asciutto e ventilato.

Asparagi: asparagus officinalis. È una pianta che cresce nei paesi dal clima temperato. In Italia è coltivato prevalentemente negli orti e questo ortaggio era apprezzato dai Romani tra i quali Giulio Cesare.
Gli ortaggi che vengono usati in cucina sono coltivati a partire dai rizomi e non dai semi ciò da origine alla pianta dai polloni carnosi e dalle squamette alle estremità.
Si hanno tantissime varietà e in Italia le più conosciute sono quella verde o violetto o rosato oppure l’asparago Alemagna.
Gli asparagi sono fonte di vitamina A, vitamina C, calcio fosforo potassio, ferro e tiamina.
Trovate l’asparago già dalla fine di febbraio ma la massima produzione si ha tra maggio e giugno.
Scegliete quelli dal colore verde chiaro e con cime dritte e punte compatte. Le cime rotonde e piene sono più morbide. 
Conservate gli asparagi in frigo in buste di plastica ma prima avvolgete le basi con un panno umido.

Bietola coste o bieta: ne esistono in commercio due varietà: la bietola da taglio e la costa, la prima è più piccola. Tutte e due vengono usate come contorno o cotte per completare altre preparazioni.
La bieta è fonte di vitamina A, ferro e potassio.
La bieta si trova tutto l’anno, prevalentemente da maggio a novembre.
Scegliete le coste piene, tenere, spesse e bianche con foglie verdi e non rovinate in colore o forma.
Conservatela in un sacchetto di plastica in frigo, nel cassetto delle verdure e per pochi giorni. Lavatela bene prima dell’utilizzo!!

Carciofo: è un’infiorescenza di cui usiamo in cucina le foglie e la base. I carciofi si possono mangiare sia crudi che cotti.
I carciofi rappresentano una buona fonte di calcio, potassio, fosforo e fibra alimentare.
La produzione si ha da novembre a giugno.
Scegliete i carciofi sodi con le foglie ben chiuse, dure, lucide e di colore verde lucido.
Conservateli avvolti in un panno umido in frigo e dentro un sacchetto di plastica.
 
Carote: è una pianta di cui utilizziamo le radici, carnose e dal colore arancione.
Ricche di beta carotene precursore della vitamina A.
Le carote si trovano tutto l’anno.
Preferite quelle sode con la pelle sottile, dritte e dal colore brillante.
Potete conservarle a lungo in frigo in un sacchetto di plastica.

Cavolo verza: le varietà consistono nel cavolo cappuccio e cavolo rosso. Ha forma di palla compatta con foglie esterne scure e chiare verso il cuore.
Il cavolo verza contiene vitamina C, calcio, fosforo, potassio e fibra alimentare.
Si trova da maggio a dicembre.
Scegliete quelli sodi.
Conservatelo in sacchetti di plastica per qualche giorno.
 
Cetriolo: è una specie che cresce spontaneamente ai piedi dell’Himalaya.
I cetrioli si usano sia crudi che cotti e la specie più piccola è chiamata cetriolini il cui utilizzo è principalmente in aceto.
Si usa da aprile a settembre.
Scegliete quelli sodi, di verde intenso e non troppo rugosi. I cetrioli sottili sono meno rugosi di quelli grossi.
Conservateli nel cassetto delle verdure per breve tempo.
Non si segnalano valori nutrizionali di rilievo e il loro contenuto calorico è scarso.

Cipolla: in cucina si usano sia le cipolle che le cipolline. Le cipolle bianche sono tipicamente primaverili.
Le cipolline sono impiegate come sottoaceti.
Scegliete quelle sode, senza germogli e germogli.
Conservatele in un luogo asciutto e ben areato e usatela prima che germogli.

Crescione: è una pianta annuale che cresce in luoghi freschi umidi e ombrosi, quindi lungo le sponde di ruscelli o stagni. Si utilizza nelle insalate miste.
Il crescione è ricco di vitamina A, vitamina C e Sali minerali.
Si trova in primavera ed estate.
Scegliete quello con foglie fresche tenere e di colore verde vivi.
Conservate in un cassetto di plastica per 2-3 giorni massimo.   

Erba cipollina: è una pianta le cui foglie sottili e tubulari danno un aroma delicato di cipolla alle pietanze. È coltivata nel Nord Europa, Nord America e Asia quindi resiste alle temperature invernali.
Si trova tra marzo e ottobre.
Scegliete quella con gambi bianchi, dritti e foglie verdi.
Potete conservarla in frigo, per pochi giorni, nel cassetto delle verdure.

Fagioli/Fagiolini: originari del Messico sono stati importato in Europa dagli Spagnoli. Un tempo erano consumati soprattutto come fagioli secchi oggi invece se ne consumano anche le varietà fresche con il baccello.
Le varianti sono molteplici ma in Italia si distinguono maggiormente: i fagioli “nani” che non hanno bisogno di sostegno e quelli “rampicanti” che invece esigono di sostegni per crescere.
I fagioli da sgusciare si possono consumare sia freschi che secchi. I fagioli secchi devono seccarsi sulla pianta. Ricordate di ammollarli per alcune ore in acqua tiepida e salata.
I fagioli hanno un buon contenuto di proteine e amido. Contengono Sali minerali importanti: Ca Fe e potassio.
I fagiolini si trovano da marzo i fagioli secchi da agosto.
Scegliete quelli pieni e giovani.
Conservateli quelli con il baccello in frigo nel cassetto delle verdure e avvolti nella plastica e usateli entro breve tempo.

Fave: la fava è un ortaggio conosciuto nel mediterraneo già dall’ età del bronzo ed aveva la fama di evocare i morti e causare brutti sogni.
Potete consumare la fava fresca eliminando la pelle che è indigesta.
La fava è ricca in proteine e Sali minerali quali: ferro, potassio e calcio.
La maturazione avviene tra maggio e giugno.
Scegliete quelle piene con baccelli lisci. Evitate quelle ingiallite e dure.
Conservate in un sacchetto di carta e consumatela entro breve tempo.

Finocchi: ortaggio usato crudo in insalate o cotto.
I finocchi sono ricchi di fibra alimentare e calorie.
Il culmine della stagione va da ottobre ad aprile.
Scegliete i finocchi tondi perché avranno meno filamenti rispetto a quelli appiattiti. Evitate le parti scure e ammaccate.
Conservate i finocchi nel cassetto delle verdure in frigo avvolti in un sacchetto di plastica.

Insalata/Lattuga: i greci e i romani apprezzavano moltissimo questo alimento anche se era già conosciuto da tempi più antichi.
Le varietà di lattuga hanno forma: a cappuccio con foglie tenere e leggere oppure la romana che presenta foglie allungate e carnose con coste a spatola e infine quella da taglio con foglie leggere che non formano un cespo e che vengono tagliate 2-3 volte.
Contiene Vitamina A e calcio.
La lattuga si trova tutto l’anno.
Scegliete i cespi sodi e compatti.
Conservate la lattuga dopo averla pulita, scolata bene e tagliata in contenitori a chiusura ermetica.

Melanzane: ortaggio proveniente dall’India e furono gli Arabi a diffonderlo in occidente e in Europa.
Le melanzane crescono nelle regioni temperate. Nelle regioni più fredde crescono sotto tunnel di plastica.
Ne esistono varietà diverse per colore che può andare dal viola scuro al bianco passando per il viola chiaro e per forma allungata o tonda. I frutti sono sorretti da un peduncolo e da un calice spinosi. La melanzana va consumata cotta.
Scegliete quelle sode lisce e con la pelle integra.
Conservate in frigo.
Le melanzane sono fonte di fibra alimentare.

Patata: originaria dell’America Centro-meridionale in Italia l’uso si è diffuso solo nell’800.
Ne esistono molte varietà di solito quelle a polpa bianca sono più farinose e adatte alla preparazioni di purè e gnocchi.
Quelle a polpa gialla sono più succose e si usano per friggerle e arrostirle.
Le patate cotte con la buccia hanno un modesto contenuto di Vitamina C, potassio e fosforo.
Le patate si trovano tutto l’anno a causa delle molteplici varietà. Scegliete quelle sode, pulite, senza germogli, senza ammaccature o lacerazioni.
Conservate in un luogo fresco, asciutto e buio.

Piselli: conosciuti già dall’Età del rame fu invece nel medioevo che si iniziò a consumarli freschi e sgusciati.
In primavera si trovano i piselli detti taccole con il baccello appiattito e semi piccolissimi.
Sono ricchi di proteina: niacina. Sali minerali: ferro e fosforo. Poco calcio e vitamina C
Si trovano da aprile a settembre.
Scegliete quelli con i baccelli lisci, pieni ma non gonfi.
I piselli vanno consumati al più presto sgusciandoli al momento dell’uso.

Porri: cresce spontaneamente. Si consuma la parte ingrossata del fusto.
Si trova da ottobre a maggio.
Scegliete quelli con i gambi bianchi, dritti, spessi e ramificati all’apice di foglie color verde scuro.
Conservateli in refrigeratore per poco tempo e dopo averli lavati bene e tagliati nel senso della lunghezza, in questo modo, toglierete la terra che si potrebbe essere annidata tra una foglia e l’altra.
Non ci sono valori nutrizionali da segnalare.

Prezzemolo: erba aromatica utilizzata sia cruda che cotta per insaporire salse, ripieni, insalate, zuppe, e come ornamento.
È ricco di Vitamina C.
Scegliete il prezzemolo con foglie verdi, non ingiallite e con foglie non avvizzite.
Potete conservare il prezzemolo fresco o congelarlo anche se questo ultimo metodo non è adatto a decorazioni.

Radicchio: rappresenta la cicoria ma a foglie colorate. Ne esistono varianti pregiate tra cui il radicchio di Milano, di Treviso e di Verona.
Il radicchio è ricco in ferro, calcio e Vitamina A.
Si trova tutto l’anno.
Scegliete le piante con foglie fresche, non annerite, con bordi non macerate dall’umidità.
Conservate in frigo, nel cassetto delle verdure, avvolto in un sacchetto di plastica.

Ravanello: ortaggio usato già dagli Egizi. Si narra che gli schiavi lo usassero insieme all’aglio durante la costruzione delle piramidi. Furono i romani a diffonderlo in tutta Europa.
Se ne conoscono di due tipi: uno a radice tonda e l’altra a radice lunga con colore rosso o bianco.
Contiene Vitamina C.
Il ravanello si trova tutto l’anno.
Scegliete le radici turgide di colore chiaro, di taglia media e con foglie verdi.
Conservatelo in frigorifero, per due settimane, dopo aver eliminato le parti verdi.

Rucola: ortaggio dal sapore amarognolo, leggermente piccante e simile al crescione. Utilizzato per dare un tocco di originalità a insalate o cous cous.
Contiene Vitamina A, Vitamina C, fosforo e potassio.
Si trova da maggio a novembre.
Scegliete i mazzetti con foglie verdi, turgide e verde scuro.
Conservate in frigorifero, nel cassetto delle verdure, avvolta in un sacchetto di plastica oppure conservate in un contenitore ermetico.

Scalogno: la leggenda narra che gli scalogni furono portati in Europa dai crociati mentre ritornavano da Ascalonia, in Terra Santa, da cui il nome.
Lo scalogno cresce a bulbi come l’aglio e viene usato in molte salse francesi.
Si trova da ottobre a maggio con il culmine della produzione tra marzo e aprile.
Scegliete gli scalogni turgidi con pellicola rossiccia e sottile.
Conservate in un luogo asciutto e ben areato per diversi mesi.

Sedano: i Romani costruivano collane di sedano perché ritenevano fosse utile contro la sbornia. È grazie a loro che si svilupparono anche varietà per uso culinario. I Francesi invece sbiancarono il sedano ammassando terra tutto intorno ai gambi e coprendone il fusto.
Del sedano dobbiamo distinguere due varietà: sedano a coste lunghe e sedano rapa con radici ingrossate.
Il sedano è ricco di Sali minerali, fosforo, ferro e sodio.
Si trova tutto l’anno: in inverno si trova il sedano bianco da usare come contorno, di inverno quello verde da usare come aromatizzante.
Scegliete quello con coste sode e foglie verdi e ben attaccate.
Potete eliminare le radici e le foglie e conservare le coste in congelatore per lunghi periodi.

Spinaci: ortaggio di origine persiana fu introdotto dagli Arabi in Spagna e da li attraverso la Francia si diffuse in Italia.
Si trova tutto l’anno soprattutto in estate e inverno. Viene comunque comunemente venduto surgelato.
Scegliete gli spinaci dalle foglie fresche, turgide, verde scuro e non lesionate.
Lavate il prodotto attentamente per eliminare la terra dopodiché fateli scolare bene e conservate in sacchetti di plastica.  

by
Immacolata Soriano




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